Seminativi e colture industriali

In Veneto

Le cosiddette "grandi colture", e in particolare le commodities agricole (mais, frumento e soia), costituiscono l'ossatura principale dell'agricoltura regionale: nel 2009, esse occupavano poco meno di 400 mila ettari, quasi la metà della superficie agricola utilizzata regionale. Negli ultimi dieci anni si è registrata una variazione nel peso delle superfici destinate alle diverse colture. Le superfici a mais (poco meno di 235 mila ettari nel 2009 secondo posto a livello nazionale dietro la Lombardia) sono diminuite del 20% rispetto al 2000. Questa riduzione è legata alla diminuzione degli allevamenti da latte e da carne, visto che circa l'80% del prodotto viene utilizzato dall'industria mangimistica per l'allevamento zootecnico. Al contrario, il frumento tenero, avendo mantenuto negli ultimi anni prezzi generalmente interessanti, ha visto incrementarsi le superfici. La riforma dell'OCM zucchero ha, invece, determinato un crollo delle superfici a barbabietola da zucchero (15.700 ettari nel 2009, -57% rispetto al 2000). La soia, che negli anni '80-'90 aveva superato i 100 mila ettari, negli ultimi anni è sensibilmente arretrata (2009 = 61.000 ettari, -28% sul 2000). Va inoltre segnalata l'espansione della colza, legata all'incentivazione delle colture a destinazione energetica.

Il valore della produzione dei cereali e delle piante industriali, pari a 564 milioni di euro nel 2009, è fortemente correlato ai prezzi che si formano nelle grandi borse di contrattazione internazionali (Chicago, Minneapolis, Londra, Parigi, ecc.) seguendo variabili su scala mondiale. Non potendo agire sul prezzo, diventa fondamentale la gestione dei costi di produzione, su cui è però difficile intervenire a causa delle ridotte dimensioni medie aziendali, tra le più basse a livello europeo. Lo conferma l'indice dei prezzi dei fattori di produzione pagati dagli agricoltori che si mantiene negli ultimi dieci anni per lo più superiore a quello dei prezzi ricevuti. Ciò significa che senza il sostegno della Politica Agricola Comunitaria un elevato numero delle aziende del comparto non sarebbe in grado di restare economicamente sul mercato.

Aspetti Normativi

La coltivazione e produzione di seminativi e altre colture industriali non comporta particolari autorizzazioni o procedure, oltre a quelle normalmente previste per l'attività agricola in generale. Si ricorda comunque l'importanza di svolgere con attenzione le domande per il Pagamento unico aziendale (Pua) e le procedure correlate.

Il comparto è inoltre tra quelli maggiormente coinvolti nella ipotesi di coltivazione di varietà prodotte secondo metodologie OGM. Ad oggi la UE ha autorizzato solo l'uso alimentare e, per i mangimi, l'importazione e la trasformazione, di varietà come il Mais Bt11, ma non la sua coltivazione. Si consiglia di seguire, non solo il dibattito scientifico in corso, ma anche le deliberazioni Comunitarie e i provvedimenti nazionali.

Un altro ambito di interesse normativo del comparto e oggetto di deliberazioni europee è quello delle norme di import-export.

Le colture a seminativo sono quelle maggiormente interessate al rispetto degli impegni di Condizionalità e in particolare, per quanto riguarda gli interventi di concimazione con sostanze organiche, agli obblighi dettati dalla Direttiva Nitrati.

Si segnala inoltre, specie per la coltura del mais, la problematica della contaminazione da micotossine per la quale esistono precise disposizioni comunitarie e nazionali. Vai alla pagina di Regione dedicata alle micotossine.

Essendo un settore nel quale si fa particolare ricorso al contoterzismo per le lavorazioni e per le fasi di raccolta, si invita a porre attenzione al rapporto tra azienda committente e ditta in conto terzi nelle procedure di sicurezza sul lavoro.

Aspetti Tecnici

Anche il comparto delle "grandi colture", a dispetto di una diffusa quanto errata convinzione, è un comparto per il quale va posta continua attenzione circa le innovazioni tecniche nella produzione (lavorazioni, controllo infestanti, nutrizione, ecc.) e trasformazione (tracciabilità, sicurezza alimentare, ecc.). Tra gli altri, si invita a porre particolare attenzione a tre aspetti strettamente tra loro correlati:

1. Gestione della difesa fitosanitaria secondo metodologie di difesa integrata: la nuova normativa europea sui pesticidi (Direttiva 2009/128/CE) prevede l'attuazione obbligatoria della lotta integrata su tutte le colture a partire dal 2014. Quindi, oltre che per le colture arboree e orticole per le quali vi è una certa conoscenza diffusa, si devono consolidare, nel comparto delle "grandi colture", quelle già collaudate tecniche produttive che rispettino tali principi e nelle quali le esperienze venete sono all'avanguardia in Europa. Si tratta inoltre di sviluppare formazione tra tecnici e agricoltori e attivare servizi di supporto che possano agevolarne le scelte tecniche. Uno di questi strumenti è il "Bollettino Colture erbacee"  un nuovo servizio informativo promosso da Veneto Agricoltura, in collaborazione con ARPAV, Servizio Fitosanitario regionale e l'Università di Padova.

2. Gestione delle lavorazioni e degli altri interventi colturali secondo pratiche di "agricoltura conservativa": l'Agricoltura Conservativa comprende un sistema di pratiche agronomiche combinate, finalizzate a diminuire i processi di degradazione strutturale del terreno coltivato e ad aumentare la capacità di conservazione dell'acqua nel profilo. Tra le possibili pratiche assumono particolare rilievo quelle relative alla lavorazione del suolo e alla conservazione dell'acqua. Su questi temi sono in corso in Veneto tre importanti Progetti Europei LIFE a cui si può fare riferimento per approfondimenti:

  • LIFE WSTORE per la tematica dell'uso e conservazione dell'acqua irrigua
  • LIFE AGRICARE per le tecniche di agricoltura di precisione per diminuire le emissioni di carbonio
  • LIFE HELPSOIL per le tecniche di agricoltura conservativa per migliorare i suoli.

Si segnala inoltre che il PSR 2014-2020 prevede misure di sostegno anche per queste tecniche di agricoltura conservativa grazie alla Misura 10 e in particolare agli interventi: 10.1.1 "Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale" e 10.1.2 "Ottimizzazione ambientale delle tecniche agronomiche e irrigue" (vedi box "Opportunità").

3. Gestione lungo tutte le fasi produttive e della trasformazione circa la contaminazione da micotossine: Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte naturalmente da muffe che possono svilupparsi anche nei cereali. Da questi alcune di esse possono passare direttamente agli alimenti utilizzati dall'uomo (derivati da cereali come farine, prodotti da colazione ecc) oppure, attraverso i mangimi (mais compreso), venire ingeriti dagli animali e da questi passate agli alimenti da essi prodotti (latte, formaggio, uova, ecc). Alcune delle muffe che possono produrre micotossine possono svilupparsi in pieno campo o nella fase di conservazione. Produttore e trasformatore sono quindi chiamati a porre grande attenzione nelle diverse fasi al fine di mantenere entro i limiti di legge le possibili presenze di tali contaminanti, garantendo lungo tutta la filiera la tracciabilità del prodotto. Maggiori info nel sito http://www.micotossine.it/

Opportunità

Tra le opportunità di finanziamento per il comparto delle grandi colture, oltre al consueto Pagamento unico aziendale tramite Domanda Unica (DU), segnaliamo i bandi  della Misura 10 "Pagamenti agro-climatici-ambientali" del PSR 2014-2020 tra cui:

  • Intervento 10.1.1 "Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale"
  • Intervento 10.1.2 "Ottimizzazione ambientale delle tecniche agronomiche ed irrigue"
  • Intervento 10.1.5 "Miglioramento della qualità dei suoli agricoli e riduzione delle emissioni climalteranti". 

Inoltre, tramite la Misura 1 "Trasferimento di conoscenze e azioni d'informazione", sono finanziati corsi di formazione con lo scopo di fornire indicazioni utili per l'attuazione dell'intervento 10.1.1, dell'intervento 10.1.2 e per la gestione dei nitrati.

Per informazioni rivolgersi a:

Regione del Veneto
Sezione Agroambiente
Via Torino, 110 - 30172  Mestre Venezia
Tel. 041 2795439-5449
Fax 041 2795448E-mail: agroambiente@regione.veneto.it

AVEPA e sedi territoriali Sportello Unico Agricolo (SUA) 

Risorse utili

I bandi e finanziamenti  della Regione Veneto

La Guida al PSR sul Portale PIAVe

Riferimenti utili

  • ISMEA - Informazioni su prezzi e mercati
  • Newsletter i mercati del frumento, del mais e della soia (a cura di Veneto Agricoltura)
  • Bollettino Colture erbacee informa le aziende agricole venete sulle problematiche colturali e di difesa fitosanitaria relative alle colture erbacee, in linea con la nuova normativa europea sui pesticidi (Direttiva 2009/128/CE) che prevede l'attuazione obbligatoria della lotta integrata su tutte le colture. E' promosso da Veneto Agricoltura, in collaborazione con ARPAV, Servizio Fitosanitario regionale e Università di Padova.
  • ex INRAN - Settore sementiero CRA-NUT.